Il cittadino di origini marocchine, residente a Maenza, E. A. R., di 31 anni, è stato arrestato dai carabinieri del centro collinare lepino martedì scorso per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie.
Preso in consegna dai militari del Nucleo operativo e radiomobile, aveva passato la notte in una camera di sicurezza della caserma di Terracina.
Ieri è stato condotto in Tribunale per il rito direttissimo.
Il viceprocuratore onorario, dottoressa Forte, ha chiesto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere, in quanto avrebbe potuto reiterare i reati.
Il difensore, avvocato Alessandro Mariani, che sostituiva in aula il legale di fiducia Alessandro Pucci, ha chiesto l'obbligo della firma, in quanto non ci sarebbe stata la flagranza e l'impossibilità di reiterare il reato, in quanto la moglie dovrebbe essere trasferita in un Centro di accoglienza a Latina.
E con questa soluzione il 31enne extracomunitario avrebbe potuto continuare a lavorare per mantenere un figlio minore che vive in Marocco.
Dopo la Camera di consiglio, il giudice Fabio Velardi ha accolto la tesi difensiva, non convalidando l'arresto, ordinando però l'allontanamento dalla casa coniugale e il divieto di avvicinamento alla moglie nel raggio di 50 metri.
Il tutto, ovviamente, in attesa del processo.

Episodio di stalking a Maenza. Vittima una donna marocchina, che da circa un mese avrebbe raggiunto il marito nel centro collinare lepino. Sembra anche che sia stata per qualche tempo in un centro di accoglienza di Latina prima di tornare in Marocco. Da circa un mese, come detto, sarebbe tornata nella casa del marito a Maenza, paese dove vive, da circa una quindicina d'anni, una sua cognata seguita dai Servizi sociali. L'uomo pare sia stato visto spesso vendere accendini al semaforo dell'incrocio tra la 156 dei Monti Lepini e l'Appia in territorio di Sezze e anche a Pontinia. E, mentre era lontano dal centro collinare lepino, avrebbe imposto alla moglie di non uscire di casa. La sera, al ritorno dal suo lavoro, l'avrebbe sottoposta a continui maltrattamenti. I due vivono in via Nazario Sauro a qualche centinaio di metri dalla casa del sindaco Claudio Sperduti, che avrebbe sentito finanche ieri mattina i lamenti e le richieste di aiuto della giovane donna, tanto da richiedere l'intervento dei carabinieri di Maenza. Il marocchino è stato portato in caserma, dove gli è stato contestato il reato di stalking, mentre la moglie è stata medicata dai sanitari di un'ambulanza del 118. In caserma, sono poi giunti il capitano Felice Egidio e il maresciallo Michele Carfora Lettieri del Nucleo operativo radiomobile, che hanno preso in custodia l'extracomunitario, il quale - peraltro - ha un regolare contratto d'affitto, per tradurlo in una camera di sicurezza a Terracina, in attesa del processo per direttissima.

di: Mario Giorgi