Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E la dimostrazione plastica di questo proverbio sono i cumuli di rifiuti presenti in diverse zone del litorale, appena usciti dall'ingresso nord di Terracina. Immondizia indifferenziata e di ogni tipo, in coincidenza di alcuni accessi al mare, abbandonata senza troppi complimenti nonostante l'informazione, i comunicati stampa, il sito Internet www.differenziataterracina.it e le indicazioni date dagli stabilimenti balneari.  

Alle brochure c'è chi preferisce ancora il bustone nero che accorpa tutto. E pazienza se ormai da due anni non esistono più i cassonetti stradali, se ogni giorno si vedono mezzi e camioncini che svolgono il porta a porta perfino nelle stradine più sperdute dei complessi residenziali. Alcuni villeggianti, sicuramente una minoranza, continuano imperterriti ad ignorare le regole, alla faccia della città che li ospita.  

Nonostante siano ormai trascorse due estati da quando è partito il porta a porta spinto anche sul litorale, affiancato da due isole ecologiche fisse, quelle itineranti, il servizio a domicilio di ritiro degli ingombranti e il numero verde 800992990, disponibile dal lunedì al sabato dalle 8 alle 18 per le informazioni e gli appuntamenti, c'è uno zoccolo duro di persone che non si arrende alla civilità. E allora giù con gli inerti, gli scarti delle potature, i calcinacci, il materiale indifferenziato occultato in buste scure. Un fenomeno a tratti inaccettabile, che racconta bene come, alla fine, il problema del corretto smaltimento dei rifiuti spesso e volentieri non riguardi l'assenza di informazione o il cattivo funzionamento del servizio, bensì delle tare culturali. Il Comune mai come quest'anno sta cercando di prevenire i cattivi comportamenti: eventi in piazza e sulle spiagge, manifesti sei per tre, libricini e brochure. Innegabili, insomma, i passi avanti. Proprio per questo, nel Comune della raccolta differenziata al 70% cozza l'atteggiamento di alcuni villeggianti. A farne le spese, anche gli stabilimenti balneari che, per evitare multe, si impegnano a informare e non di rado a controllare i cestini per differenziare. Non si può non pensare allora alle famose guardie volontarie ambientali. Dove sono? Il Comune deve controllare e, ove necessario, elevare sanzioni. Magari il pugno duro funziona di più su chi è duro di comprendonio.