Fuochi d'artificio sulla spiaggia, fiamme e distruzione sulle colline di San Silviano. La Madonna dell'Assunta portata in processione fino alla chiesa, quella di Monte Leano accerchiata dalle fiamme. Giornata difficile quella del 14 agosto a Terracina, dove dal primissimo pomeriggio è iniziato l'inferno. Incendi prima sulla collina di Monte Leano, poi a La Fossata, e ancora a Campo Soriano, La Fiora e, in tarda serata, a San Silviano. Da poche ore sono ripartiti i Canadair, dopo lo stop forzato della notte, con il costone tra San Silviano e Campo Lungo che ha bruciato per circa 12 ore. Ettari e ettari di vegetazione in fiamme, abitazioni evacuate, cittadini svegli tutta la notte ad assistere impotenti e impauriti alla combustione degli alberi e della macchia mediterranea. Incendi in sequenza, a orologeria, appiccati con una certezza quasi matematica con dolo.

Il sindaco Nicola Procaccini già nella prima serata, quando si è accorto che la situazione era seria, si è recato con l'ispettore dei carabinieri forestali Giuseppe Pannone, le squadre della protezione civile e dei vigili del fuoco sul posto. Alcune abitazioni sono state fatte evacuare per precauzione, le altre sono state comunque monitorate. L'incendio ha bruciato per tutta la notte, visibile da quasi tutta la città, come una presenza sinistra in un giorno di festa. 

Questa mattina, molto presto, hanno ripreso a volare i Canadair, per ultimare lo spegnimento. Solo alla luce del giorno sarà possibile prendere coscienza del danno enorme all'ambiente fatto con gli incendi di ieri. Terracina, che sembrava essere stata in parte risparmiata dai roghi che stanno infestando la provincia, in 24 ore circa, ha "recuperato" tutto. La cittadinanza, infuriata, chiede che venga appurato che vi sia un responsabile, che venga cercato il piromane.