Vanno avanti a tutto campo da ieri pomeriggio, le indagini dei carabinieri di Sermoneta e Aprilia per risalire all'identità della persona morta nelle sterpaglie sui monti Lepini. Non ha ancora un volto e un nome, infatti, lo scheletro bruciato ritrovato nella boscaglia a ridosso della via Sermonetana, avvistato da un passante e immediatamente segnalato alle forze dell'ordine.

Le ipotesi al vaglio sono le più svariate: tra queste c'è quella che porta a un clochard che potrebbe aver trovato un riparo proprio nel punto in cui sono state ritrovate le ossa. A lasciar pensare a questa ipotesi la presenza di paglia, quasi a dimostrare che ci fosse un giaciglio. La persona, quindi, potrebbe aver avuto un malore prima di essere investita dalla forza devastante dell'incendio che, prima di metà giugno, ha devastato queste zone.

Per saperne di più, in tal senso, la Procura della Repubblica di Latina potrebbe incaricare il medico legale per una perizia oppure disporre l'esame del dna sulle ossa recuperate.

Il servizio completo nell'edizione del 6 ottobre 2017 di Latina Oggi.

Macabra scoperta, nella giornata di oggi (5 ottobre 2017) a Sermoneta, nei pressi del tornante di via Sermonetana che conduce al paese lepino. Nella scarpata, adagiato sulla terra e contornato da terra bruciata, è stato ritrovato lo scheletro di un cadavere umano. A poca distanza, una parte del cranio.

Immediata, a quel punto, la chiamata ai carabinieri che, dalla locale Stazione e dal Reparto territoriale di Aprilia, hanno raggiunto la zona. Appurato che si trattava di un cadavere umano, sono stati intensificati gli accertamenti, al fine di capire cosa possa essere accaduto.

Al momento, l'unica certezza riguarda il fatto che quello scheletro è stato colpito dal fuoco. Per il resto, le indagini sono iniziate e proseguono a tutto campo.

di: La Redazione