Trattavano rifiuti in quantitativi superiori a quelli autorizzati e allora sono scattati i controlli. E ' quanto accaduto a Terracina dove i militari della dipendente Stazione  Carabinieri Forestale di Terracina, nell'ambito di controlli finalizzati a verificare il rispetto delle normative ambientali, lo scorso 10 ottobre hanno effettuato un controllo ispettivo presso un centro di recupero di rifiuti inerti. La pattuglia intervenuta ha  accertato  che la Società che gestisce l'impianto, in realtà ha trattato un quantitativo di rifiuti sensibilmente superiore a quello effettivamente autorizzato. Inoltre, presso l'impianto non è stata effettuata una preventiva separazione dei materiali da demolizione miscelando, di fatto,  rifiuti pericolosi e non pericolosi (inclusi materiali  bituminoso, terre e rocce da scavo etc.) in violazione alle prescrizioni rilasciate dagli Enti competenti.

 

La Polizia Giudiziaria operante ha inoltre accertato l'occupazione abusiva di un ulteriore area di circa 8.000 mq di terreno agricolo dove sono stati stoccati i rifiuti, priva di ogni sistema di protezione del terreno e di un idoneo impianto di raccolta delle acque determinando, un potenziale inquinamento delle falde acquifere. Per quanto sopra i militari della citata Stazione Carabinieri Forestale, hanno provveduto  a porre sotto sequestro l'intero impianto di trattamento, ivi incluse le aree di stoccaggio e a deferire all'Autorità Giudiziaria il Gestore dello stesso per le  violazioni  delle norme del Testo Unico Ambientale (D.L.vo 152/06) e di quelle di carattere urbanistico ( DPR 380/2001).