Una rete attiva su internet, attraverso la tecnologia Voip, con la quale molte persone si scambiavano del materiale pedopornografico. E' questa la scoperta effettuata dalla polizia postale di Trento e Bolzano che, nella giornata di oggi (13 ottobre 2017), su coordinamento della Procura della Repubblica di Trento, ha arrestato dieci persone con per l'ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e divulgazione di materiale pedopornografico.

Si tratta di un'indagine molto articolata, che ha avuto risvolti anche nel Lazio e, in particolare, sul litorale romano. Infatti, ad Ardea è stato arrestato un pensionato di 60 anni che, come un 43enne di Roma anch'egli bloccato dalla polizia, è sospettato di aver avuto dei presunti scambi di materiale con un 38enne della Val Pusteria, arrestato a febbraio del 2016 e ritenuto essere il presunto vertice dell'associazione.

L'inchiesta è stata molto articolata e ha visto ramificazioni in tredici regioni italiane: oltre che nel Trentino Alto Adige, infatti, arresti e perquisizioni sono stati messi a punto in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna.