Nel corso della mattinata di ieri, a Nettuno, una ventina di persone - fra cui anche dei richiedenti asilo provenienti dai centri d'accoglienza di via Portofino (Anzio) e della Zona Artigiana (Nettuno) - hanno dato vita a un intervento di ripristino del decoro urbano all'interno del Borgo medievale. Si è trattato, infatti, della nuova tappa del progetto "Retake Nettuno", messo in atto da alcuni volontari e aperto a tutti i cittadini di buona volontà che, "armati" di raschietti, detergenti, vernici e tanto, tanto olio di gomito hanno voluto collaborare alla pulizia di alcune parti del Borgo. Tra i vari interventi, va sottolineata l'eliminazione di alcuni "tag" dall'area di accesso al Cavone e da piazzetta Andrea Sacchi: le scritte sui muri, infatti, sono forse la piaga peggiore della parte storica di Nettuno, da tempo in balìa di chi pensa che realizzare graffiti od opere di dubbio gusto sia un vanto per il paese. I volontari, però, hanno anche eliminato adesivi e scritte dalle cassette che contengono i contatori dell'Enel e dai cartelli turistici e indicatori, ma hanno anche rimosso dei manifesti irregolari. Infine, sempre a piazzetta Sacchi, sono state estirpate le erbacce. «Ringraziamo tutti i volontari, i cittadini che si sono fermati a chiederci informazioni e i ragazzi dei centri di accoglienza» hanno scritto, sul proprio profilo Facebook, i ragazzi del Retake.