I finanzieri del Comando provinciale di Roma, su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri, hanno eseguito un sequestro preventivo nei confronti di un noto imprenditore dei Castelli Romani, accusato di bancarotta fraudolenta di circa 14 milioni di euro.

L'attività costituisce l'epilogo di un'articolata indagine delle Fiamme gialle della Compagnia di Velletri, delegata dalla locale Procura della Repubblica, che hanno fatto piena luce sulle vicende che hanno portato al fallimento di una società riconducibile a una nota famiglia veliterna, operante nella manutenzione e riparazione di autoveicoli, oltre che distributrice di fuoristrada di una nota casa automobilistica russa.

Stando a quanto appurato, il dissesto finanziario sarebbe stato determinato dal fallimento di un ambizioso progetto imprenditoriale, consistente nella produzione di autovetture di lusso, da commercializzare sia in Italia che all'estero, in partnership con imprenditori russi.

Secondo la ricostruzione operata dai finanzieri diretti dal capitano Graziano Rubino, a fronte di una elevata esposizione debitoria, l'uomo ha depauperato il patrimonio della società privandolo delle attività più corpose, a danno dei vari creditori e, soprattutto, dell'erario, che vanta circa 3 milioni di euro per imposte mai versate. Gli accertamenti si sono rivelati laboriosi a causa della mancanza delle scritture contabili della società fallita, fatte sparire proprio per ostacolare la ricostruzione degli effetti finanziari degli accadimenti aziendali e, quindi, l'individuazione delle responsabilità. 

Grazie agli elementi raccolti, la Procura di Velletri ha chiesto e ottenuto l'emissione del provvedimento di sequestro preventivo che, eseguito in questi giorni dai militari, ha riguardato oltre ad alcuni conti correnti, per un totale di circa 200mila euro, una Porsche Turbo, una Ferrari 208 GTS, un'Alfa Romeo Spider ed una Mercedes classe C, oggetto di operazioni fraudolente di distrazione.