Tragedia nella notte di ieri (11 novembre 2017) in un centro accoglienza di Sezze, dove è morta nel suo lettino una bambina di circa un anno. Inutili i soccorsi: nonostante la piccola sia stata portata al punto di primo intervento in paese, nulla è stato potuto fare per salvarle la vita. Infatti, era già deceduta prima dell'arrivo dell'ambulanza. La bambina era figlia di una donna migrante.

Questa la storia. La mamma della piccola probabilmente sperava in un futuro migliore e aveva scelto di partire, lasciando la Nigeria e sbarcando in Italia. Una volta arrivata qui era addirittura rimasta incinta ed aveva dato alla luce la bambina. Poi il trasferimento in una struttura di Sezze, all'interno del progetto Sprar e una vita nuova davanti, per lei e per sua figlia. Ma nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle 2, qualcosa è radicalmente cambiato. La donna, ospite alla periferia di Sezze in un'abitazione gestita da una cooperativa sociale che si occupa sia del progetto Sprar che del Cas, si è accorta che la piccola, adagiata dentro alla sua culla, non respirava ed il suo corpicino era freddo. Da quel momento il panico: stando alle prime ricostruzioni fornite, è partita immediatamente la chiamata al 118. Poi l'attesa di qualche minuto con la piccola tra le braccia ed il trasferimento in ambulanza alla Casa della Salute di Sezze, dove la bambina però è arrivata già esanime. I sanitari non hanno potuto far altro che confermare la sua morte, probabilmente avvenuta qualche ora prima dei soccorsi.

Un anno da compiere domani, il 13 novembre, tutta la vita davanti e la morte improvvisa, probabilmente a causa di una triste ed inevitabile fatalità. La salma è stata messa a disposizione delle autorità competenti e da quanto si è appreso domani il Pubblico Ministero incaricato del caso darà mandato affinché sul cadavere venga effettuato un esame autoptico, per stabilire con esattezza quali siano le cause della morte. Nel frattempo i carabinieri della locale Stazione hanno effettuato un primo esame della salma: non si rileverebbe alcuna traccia di violenza nei suoi confronti. Un sopralluogo è stato fatto anche nell'abitazione dove la donna era ospitata e anche in questo caso nessuna anomalia è stata riscontrata. Resta, per il momento, la convinzione che si sia trattato di una morte bianca, ma sarà l'autopsia, che probabilmente verrà eseguita lunedì, a stabilire con esattezza le cause. La bambina, purtroppo, già il 1 novembre scorso è stata trasportata prima al Santa Maria Goretti e poi al Bambino Gesù di Roma a causa di convulsioni, per poi essere stata dimessa mercoledì scorso.

Un'indagine formale che si apre e che avrà sicuramente una svolta dopo i risultati degli esami, che faranno luce sulla vicenda. Intanto si registra lo stupore e l'incredulità della comunità setina e dei responsabili della cooperativa che aveva in gestione la donna e la sua bambina.