Il cadavere ritrovato in una valigia ad Alice Castello, in Piemonte, potrebbe essere quello di Eusebio De Paolis, l'uomo scomparso da Priverno circa sette mesi fa? È questa la domanda che si è posto ai microfoni di "Chi l'ha visto?" il fratello del 45enne lepino, intervenuto proprio a margine di un servizio andato in onda circa il ritrovamento di un corpo rannicchiato e in avanzato stato di decomposizione all'interno di ima valigia abbandonata nei pressi di un cavalcavia autostradale di un paese poco conosciuto - Alice Castello, appunto -, che è popolato da 2.641 abitanti e che mai aveva avuto a che fare con un fatto di cronaca così macabro.

Il dubbio atroce
«La data della scomparsa di mio fratello - ha spiegato il congiunto di Eusebio De Paolis ai microfoni della popolare trasmissione di Rai Tre - coincide più o meno con la data della presunta morte del cadavere trovato nella valigia. Al momento risulta difficile credere che si tratti di Eusebio, ma sono mesi che non lo sento e un pensiero purtroppo l'ho fatto. Sono sette mesi davvero difficili».
Ricordiamo che Eusebio De Paolis, di 45 anni, si è allontanato da Priverno il 10 aprile scorso: era andato via dalla casa lepina e, nei giorni successivi alla sua misteriosa partenza, si era messo in contatto col fratello, asserendo di stare bene e di trovarsi in Costa Azzurra. L'ultima conversazione tra i due risale al 28 aprile: in quell'occasione, Eusebio aveva spiegato di voler far ritorno a casa nel giro di una settimana. Da quel giorno, però, col cellulare non c'è stato più contatto e dell'uomo - alto un metro e 83 centimetri, con capelli e occhi castani - non si è più avuta alcuna traccia.
«Tra l'altro - ha spiegato ancora il fratello del 45enne in tv - Eusebio aveva un borsone scuro con sé».
Insomma, un mistero fitto, che con i dubbi di quest'uomo di Priverno si arricchisce di elementi al vaglio degli investigatori.

L'inchiesta piemontese
Chiaramente, sul ritrovamento del cadavere nella valigia - abbandonato sotto al cavalcavia della bretella autostradale di Santhià, nel vercellese - la Procura territoriale della Repubblica sta indagando dallo scorso 4 novembre, quando un cacciatore ha segnalato la presenza di un odore nauseabondo provenire dalla zona periferica di Alice Castello. Arrivati per un sopralluogo, i carabinieri hanno fatto la macabra scoperta e hanno informato il magistrato: dalla Procura, quindi, hanno disposto l'autopsia, ma lo stato di decomposizione del cadavere ha subito evidenziato che la morte potrebbe essere avvenuta tra i sei e gli otto mesi precedenti al ritrovamento del cadavere. Un periodo, questo, che coincide anche con la scomparsa di Eusebio De Paolis e che, quindi, ha fatto nascere degli atroci dubbi nei pensieri del fratello del 45enne privernate scomparso nel nulla.