La ragazza vittima della violenza sessuale nel Salento, si è costituita parte civile in aula nel corso della prima udienza del processo che vede un giovane di Latina, A.T., queste le sue iniziali, detenuto agli arresti domiciliari accusato di aver abusato della ragazza. Davanti al Tribunale di Lecce è stato aperto il dibattimento, il giovane è difeso dagli avvocati Argano e Palamà e hanno presentato una lista di cinque testimoni, mentre la parte offesa ha sei testimoni che in aula ricostruiranno tutti i fatti. La difesa ha chiesto anche l'esame dell'imputato. L'udienza riprenderà il prossimo 23 gennaio quando il processo entrerà definitivamente nel vivo. L'episodio che aveva suscitato molto scalpore era avvenuto lo scorso agosto nel Salento, in un villaggio turistico a poca distanza da Gallipoli: il ragazzo era stato fermato dai carabinieri che avevano raccolto la denuncia della giovane, Maria il nome è di fantasia per tutelare la sua privacy, ed era scattato il fermo, al termine dell'interrogatorio di convalida il magistrato aveva disposto per il ragazzo gli arresti domiciliari. Le accuse contestate sono quelle di violenza sessuale e poi anche di violazione di domicilio. Nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip di Lecce, il 27enne aveva offerto la sua versione dei fatti sostenendo che la ragazza era consenziente e il giudice anche se non aveva convalidato l'arresto aveva comunque concesso i domiciliari all'indagato. Una versione completamente diversa rispetto a quella della parte offesa.