Anche il sindacato Uil interviene sulla questione dei passi carrabili che si trovano lungo la strada regionale Pontina e per i quali l'Astral ha previsto un colpo di spugna, invocando una norma del Codice della Strada che non consente la presenza di passi carrabili e accessi privati lungo le strade extraurbane a distanza inferiore di 300 metri l'uno dall'altro. In sostanza l'agenzia competente per la gestione e la manutenzione della ex Statale 148 ha avvisato tutti i proprietari degli accessi privati, ivi comprese le strade laterali senza sbocco che danno accesso a piccoli insediamenti abitativi o produttivi, invitandoli a ripristinare i luoghi eliminando tutti gli accessi che si trovino tra loro ad una distanza inferiore ai 300 metri, o in alcuni casi, come previsto dalla stessa norma in situazioni eccezionali, inferiore ai 100 metri.
Dopo i verbali di contravvenzione elevati ormai quattro anni fa a decine di residenti, e dopo la richiesta di presentare dei progetti risolutivi, l'Astral ha respinto tutte le proposte e giusto qualche settimana fa la Prefettura ha intimato a tutti di provvedere al ripristino dei luoghi.
«E' una situazione assurda - commenta il segretario provinciale della Uil Luigi Garullo - Non si possono scaricare sui cittadini gli oneri di una gestione che per decenni ha finto di non vedere e che adesso pretende siano gli altri a far rispettare la legge. A volte - insiste Garullo - bisogna avere la forza di ammettere di essersi spinti oltre e bisogna avere la capacità di saper tornare sui propri passi. Basta fermarsi un attimo e ragionare, magari insieme ai destinatari degli avvisi e con le istituzioni locali. Anche un ragazzino capisce che i privati non possono realizzare in proprio delle strade parallele alla Pontina per sanare una situazione che si è venuta a determinare proprio per volontà di chi oggi vorrebbe imporre il rispetto delle regole».