Da una parte la vicenda del piano integrato, per quel che concerne i sequestri, è ormai definita.
Pende il ricorso per cassazione della Procura contro l'accoglimento dell'istanza di dissequestro avanzata dal Comune di Sperlonga.
Il processo è invece alle battute iniziali.
Imputati in questo procedimento penale sono Armando Cusani, Antonio Faiola e Luca Conte, nei confronti dei quali il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, che ha coordinato l'inchiesta, ipotizza il reato di lottizzazione abusiva.
La prima udienza è fissata per il 21 marzo davanti al giudice monocratico Fosso.
Quali parti offese vengono indicati il sindaco del Comune di Sperlonga, ossia lo stesso Cusani, e il presidente della Regione Lazio.
Diversi privati sono però intenzionati a chiedere i danni e a chiamare in garanzia il Comune di Sperlonga.
E qualcuno di questi parla di istanze risarcitorie per cifre a sei zeri.
L'accusa mossa ai tre (Cusani in qualità di sindaco, Faiola quale responsabile dell'ufficio tecnico e Conte quale progettista), si diceva, è quella di lottizzazione abusiva.
All'interno dell'imputazione formulata dal pm si contesta che attraverso il programma integrato e i relativi accordi di programma siano stati autorizzati «interventi di edilizia speculativa di gran lunga prevalenti in volumetria e superfici rispetto alle opere di edilizia residenziale pubblica».
Si aggiunge poi che il programma integrato, sempre secondo l'accusa, è «da ritenersi illegittimo e illecito, utilizzato artatamente per eludere la procedura ordinaria di variante generale del Prg (piano regolatore) che avrebbe imposto il rispetto delle volumetrie da esso previste, rilasciando a terzi i permessi di costruire, anch'essi illegittimi e illeciti in quanto fondati» sulla procedura amministrativa contestata dalla Procura.
Per gli imputati, difesi dagli avvocati Paolo Stella Richter, Luigi Antonio Paolo Panella e Giuseppe Toraldo, l'inizio del processo è previsto per il 21 marzo.