Fu un gran pasticcio di superficialità il finanziamento tramite la Cassa Depositi e Prestiti dei lavori per il restyling straordinario dell’istituto Fermi di Formia. Ma, in definitiva, a dodici anni di distanza dai fatti, la procedura ha salvato quasi tutta la Giunta Provinciale da addebiti di responsabilità contabile che complessivamente ammontavano a 327mila euro come richiesto dalla Procura regionale della Corte dei Conti.
I giudici contabili con sentenza depositata il 20 marzo scorso hanno giudicato inammissibile la citazione per danni nei confronti dell’ex presidente della Provincia, Armando Cusani, per errore nella notifica (era sbagliato il numero civico); hanno altresì riconosciuto la prescrizione per l’ex assessore Fabio Bianchi per tardiva comunicazione delle contestazioni della Procura; e hanno escluso responsabilità per gli ex membri dell’esecutivo Pasquale Fusco, Massimo Giovanchelli e Giuseppe Tatarelli, in quanto non parteciparono alla riunione di Giunta che accese il mutuo per opere straordinarie relative al restauro dell’istituto scolastico di Formia. Sono stati invece riconosciuti responsabili del danno nei confronti dell’ente gli altri presenti alla riunione che portò all’approvazione della delibera numero 254 del 2005, ossia gli ex assessori Silvio D’Arco, Romolo Del Balzo, Paolo Francesco Panfili, Enrico Tiero, Salvatore De Monaco e Giuseppe Pastore.

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