Questione di denominazione. Una disputa ben nota nel Golfo, ma che adesso rischia di dividere città ed istituzioni.
Una contesa che è giunta sul tavolo del Ministero dell'Agricoltura, perchè – appunto – stiamo parlando delle famose olive conosciute come di Gaeta ma coltivate in un'area più vasta e per tanto definite come di coltivazione itrana. Ebbene al centro del contendere la richiesta del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione di ottenere il marchio Dop, denominazione di origine protetta, proprio per l’Oliva di Gaeta, che sarebbe stata intesa come quel prodotto noto nelle classificazioni ufficiale di cultivar itrana. La domanda presso il Ministero stava seguendo il suo iter, quando sono giunte alcune opposizioni al progetto da parte del Comune di Gaeta, della Camera di Commercio di Latina, di un’associazione e di alcuni produttori. Un'opposizione motivata appunto dall'aver sbagliato nome: la richiesta del marchio Dop dovrebbe riguardare la cultivar Cajetana o gaetana e non la Itrana.

Le critiche dopo
che è stata
presentata la domanda.