È ufficialmente iniziata la caccia al punteruolo rosso, il coleottero causa degli ingenti danni alle palme e che in tutta la provincia, soprattutto nelle zone litorali, ha letteralmente decimato la piantagione costringendo anche i diversi Comuni pontini a sradicare le piante malate.
È la Regione Lazio a determinare il nuovo piano di delimitazione delle aree infestate e di prescrizione delle misure fitosanitarie da attuare per il contenimento e l’eradicazione del coleottero, un progetto che dovrà essere attuato direttamente dai proprietari e i conduttori (a qualsiasi titolo) di palme infestate, ricadenti nella zona cosiddetta “di contenimento”. Queste aree sono state specificatamente delineate nella mappa riportata dalla determina regionale, e intende le zone dove è stata ccertata del Ryncholphorus ferrugineus (il punteruolo rosso): si tratta dei comuni di Latina, Aprilia, Cisterna, Cori, Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Lenola, Minturno, Monte San Biagio, Pontinia, Priverno, Prossedi, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, San Felice Circeo, Sermoneta, Sezze, Sonnino, Sperlonga, Spigno Saturnia, Terracina e, per le aree del litorale romano, Anzio, Ardea, Lariano, Nettuno, Pomezia e Velletri.
A queste aree “di contenimento” corrispondono delle “zone cuscinetto”, ossia perimetri dove non è stata accertata la presenza del coleottero ma confinanti conle aree critiche: si tratta di Bassiano, Campodimele, Castelforte, Maenza, Norma, Roccagorga, Rocca Massima, Santi Cosma e Damiano e per l’area romana, Artena.
Ai soggetti proprietari o conduttori viene attribuito l’onere di attuare immediatamente le misure fitosanitarie sulle palme infestate dal punteruolo rosso, nel rispetto del Piano d’azione regionale, previa notifica secondo l’apposito modello al servizio fitosanitario regionale e al Comune in cui è ubicata la palma infestata, con un anticipo di almeno 5 giorni lavorativi per i dovuti controlli. Inoltre, tutti gli oneri derivanti dall’esecuzione delle misure fitosanitarie imposte sono a carico dei proprietari o dei conduttori a qualsiasi titolo di palme (la mancata esecuzione delle misure fitosanitarie comporta la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 ad euro 3.000).
Secondo la determina le amministrazioni Comunali delle aree critiche devono concorrere attivamente alla salvaguardia delle palme attraverso la verifica sull’esecuzione delle misure fitosanitarie individuate dal piano d’azione regionale per il contenimento e l’eradicazione del punteruolo rosso delle palme mentre nelle “zone cuscinetto” ed in quelle indenni vige l’obbligo che chiunque sospetti o accerti la comparsa dell’organismo nocivo deve darne immediata comunicazione al Servizio Fitosanitario Regionale che disporrà specifici accertamenti.