Dopo il differimento dell’apertura delle buste si passa allo step più complicato, ossia quello di produrre un atto amministrativo, una bizza di delibera di Consiglio comunale, che andrà vagliata dalla commissione già convocata per mercoledì prossimo e successivamente, subito dopo Ferragosto, dalla massima assise cittadina. Sì perché l’obiettivo di annullare la gara d’appalto europea per l’affidamento del servizio di igiene urbana è in cima alla liste delle cose da fare per l’amministrazione Coletta. L’opposizione, intanto, resta silente, non affonda i colpi ma osserva con attenzione quello che sta facendo la maggioranza. Ma sia il centrodestra sia il Partito democratico sono pronti a dare battaglia sia in commissione sia in Consiglio su una decisione che ritengono più o meno sciagurata.
Sono tante le incognite che il sindaco Damiano Coletta e l’assessore all’Ambiente Roberto Lessio si stanno trovando davanti e dovranno risolvere in tempi brevi. Prima di tutto la motivazione per l’annullamento della gara d’appalto, che per legge dovrà essere giustificata. La spiegazione che non permette di raggiungere il 65% di differenziata potrebbe non essere sufficiente. Bisogna piuttosto predisporre un piano industriale che affronti sul medio lungo periodo la ragione per cui una municipalizzata rende economicamente vantaggioso per l’ente rinunciare all’affidamento esterno.

L'articolo completo in edicola su Latina Oggi (7 agosto 2016)