Tutto rinviato a lunedì, quando alle 18 si aprirà il seggio per votare il nuovo segretario comunale del Partito democratico, dopo le dimissioni di Gioacchino Quattrola. All’assemblea di oggi convocata alle 17, non si sono presentati i componenti vicini al senatore Claudio Moscardelli, mentre c’erano tutti i fedelissimi del candidato sindaco Enrico Forte. Un Pd sempre diviso, quindi e che ora non riesce nemmeno a dialogare nelle sedi deputate a farlo. 

Negli  ultimi giorni i contatti tra le parti avevano visto i fortiani proporre la candidatura di Andrea Giansanti per la segreteria, mentre i moscardelliani insistono per creare un coordinamento che rappresenti le anime. Ma tra le parti l’intesa non si è trovata e oggi all’assemblea c’erano solo i componenti di una parte del Pd perché gli uomini di Moscardelli non si sono presentati, in un gesto di evidente protesta. Non certo un viatico positivo per la ricomposizione dopo le primarie. Difficile anche spiegare e far comprendere all’esterno le ragioni di questa distanza, probabilmente sempre dovuta ai rancori interni al partito emersi chiaramente durante le primarie per il sindaco. Certo questo non può giustificare adesso lo spettacolo che il Pd sta offrendo alla città, con una sorta di Aventino di metà gruppo dirigente comunale che non va all’assemblea e gli altri che si trovano “costretti” a votare a maggioranza un loro esponente. I moscardelliani puntano sul fatto che i vincitori delle primarie non riescano ad arrivare ai 24 voti necessari per avere la maggioranza in assemblea e eleggere il segretario comunale. Dall'entourage di Enrico Forte però traspare ottimismo per quel che riguarda i numeri. La loro posizione è chiara: indichiamo un nome per la segreteria, anche perché abbiamo la maggioranza per farlo ma soprattutto il voto del popolo del centrosinistra alle primarie. 

Alla fine,oggi, si è deciso di rinviare tutto a lunedì 21 dicembre alle 18. Nel fine settimane dovrebbe intervenire il segretario provinciale Salvatore La Penna per trovare una sintesi.