Il telefono che squilla in continuazione, lo staff impegnato a gestire ospiti e appuntamenti e a preparare lâimminente apertura del point elettorale del candidato sindaco. Enrico Forte, vincitore delle primarie del Pd, ha scelto di stare un poâ lontano dai riflettori e dai media in questi quasi due mesi post primarie. Ma la sua campagna elettorale è proseguita ogni giorno, praticamente senza sosta, dice. Nel suo ufficio racconta anche queste ultime ore febbrili allâinterno del Partito democratico, con Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale, che è dovuto intervenire per mettere pace dentro un partito âabbonatoâ ai litigi. Forte alla riunione era assente, ma col senno di poi forse ha fatto bene. «Dobbiamo essere tutti allâaltezza della situazione, siamo qui per costruire qualcosa, non per distruggere. Inclusione deve essere la parola dâordine. Credo che la segreteria sarà presto ripristinata».
La nostra intervista inizia proprio da qui. Era proprio necessario, dopo la vittoria alle primarie, infilarsi in questa disfida per il controllo del partito?
Le primarie hanno indicato una strada precisa, offrivano due percorsi distinti al Pd. I cittadini ne hanno scelto uno e credo sia necessario che il Pd segua tale indicazione. Avere un partito accanto in campagna elettorale è fondamentale per la proposta di governo che noi facciamo. Gli sconfitti alle primarie lâaccusano di essere âscomparsiâ dopo la vittoria, di non aver teso la mano per coinvolgerli dimostrando davvero la vocazione unitaria. Per questo le fanno le barricate sul partito. Non è vero che non ho fatto gesti distensivi, anzi. Nel luogo deputato al confronto, lâassemblea comunale del Pd, ho detto chiaramente che è necessario viaggiare tutti insieme, che lâunità del partito è la prima cosa da ricercare. Poi è evidente che câè una parte di Pd che avanza una legittima richiesta di leadership del partito locale. Lâimpressione in città è che la sua campagna elettorale sia partita in sordina.Â
L'intervista completa nell'edizione odierna (16/01/2016) di Latina Oggi in edicola