È un grido di allarme, quello lanciato dall'Amministrazione comunale di Sermoneta per la situazione degli uffici postali sul territorio. Nei giorni scorsi, facendosi interprete delle legittime rimostranze dei cittadini per quanto sta accadendo, e rispondendo a un preciso impegno assunto in Consiglio Comunale, il Sindaco Claudio Damiano ha scritto al Ministero dello Sviluppo Economico, al Prefetto, alla Regione e a Poste Italiane, facendo il punto rispetto alla situazione di Sermoneta, con l'Ufficio postale del centro storico aperto a giorni alterni e quello di Monticchio ancora chiuso dalla fine di gennaio.
«Da circa un anno, nel centro storico di Sermoneta l’ufficio postale è attivo solamente tre giorni a settimana e nessun responsabile di Poste Italiane ha saputo finora rassicurare questa Amministrazione e la popolazione locale sul mantenimento in futuro di detto servizio postale, estremamente importante per il centro storico di Sermoneta», si legge nella nota. «Non si capisce quale sia l’effettivo risparmio per Poste Italiane chiudere tre giorni la settimana l’ufficio postale, in quanto il canone di locazione da corrispondere al Comune di Sermoneta rimane lo stesso, le utenze restano a carico dell’Amministrazione Comunale e il personale non è stato messo in mobilità o licenziato». Da una settimana, per non precisati problemi di natura tecnica, l’ufficio postale è chiuso al pubblico.
A questo si aggiunge la situazione dell'Ufficio Postale di Monticchio. Dal 27 gennaio scorso anche l’altro ufficio postale di via dei Tigli è chiuso a seguito di un furto e da allora non sono iniziati neanche i lavori di sistemazione della struttura, nonostante i diversi sopralluoghi effettuati congiuntamente all’ufficio tecnico.
Nel corso del Consiglio comunale di ieri sera, rispondendo ad una domanda di attualità presentata dall’opposizione, il Sindaco ha anche paventato l’ipotesi di ricorrere a un esposto per interruzione di pubblico servizio da parte di Poste Italiane. Valutata anche l’opportunità di chiedere al Prefetto una convocazione per coinvolgere anche gli altri Comuni che stanno vivendo questa situazione.
“Abbiamo consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, è ora che queste persone facciano valere la loro rappresentanza territoriale – ha spiegato il capogruppo Gilberto Montechiarello –. L’Amministrazione comunale ha speso soldi pubblici sia per l'ufficio postale di Monticchio che per quello di Sermoneta centro storico , si facciano carico di questo problema. Valuteremo un ricorso, ma che non rimanga fine a se stesso: chiediamo una risposta politica per mantenere un servizio fondamentale per la collettività”.
Il consigliere Agostini ha proposto azioni eclatanti per tenere alta l'attenzione nei confronti di chi vuole restare sordo rispetto alla problematica. Il presidente del Consiglio Luigi Torelli ha sostenuto il coinvolgimento del Prefetto e degli altri Comuni per vedere cosa è possibile fare, “in caso contrario valuteremo di percorrere le vie legali”.
“Questa – ha concluso il Sindaco – è una battaglia sui diritti civili che mette in difficoltà la parte fragile della popolazione. Questo non è concepibile”.
Nel febbraio del 2015 era stato approvato in Consiglio comunale un ordine del giorno per chiedere al Governatore Nicola Zingaretti di aprire un tavolo di confronto con Poste Italiane ed i Comuni per conoscere quale sarà il futuro degli uffici postali nei piccoli centri, in vista del Piano di ristrutturazione annunciato da Poste Italiane ma non ancora avviato. Un appello rimasto inascoltato.