A Sonnino non tutti si sono ancora rassegnati alla notizia della morte di suor Romana Sacchetti, deceduta sabato in Guinea Bissau, insieme alla consorella suor Esperia Sulis di Roma, a seguito di un incidente. Nel centro collinare tutti hanno avuto parole di affetto per la suora del Preziosissimo Sangue, le cui due sorelle vivono ancora a Sonnino: dal sindaco De Angelis a quanti, in qualche modo, hanno avuto modo di conoscerla. Significativo il ricordo di Paolo Grenga, un cittadino molto legato alla 77enne suora sonninese. «Voglio ricordarti così, con il tuo sorriso, con le tue risate, con le tue parole», ha scritto sulla sua pagina Facebook, ricordando anche un simpatico aneddoto. «La prima cosa che mi dicevi quando tornavi era sempre la stessa: ‘mi hai preparato le cravatte con i nodi già fatti? I miei piccoli Africani le aspettano. Non dimenticartele». Ora – scrive ancora Paolo – «non potrai più dirmelo». Come «non potrai più chiedermi i dvd del teatro, dei concerti della banda musicale. Mi hai lasciato il magone in gola, Romana. Sarà difficile abituarsi al fatto che non ci sei più». E oltre alle sorelle, ai nipoti e a tutti i parenti, saranno in tanti a Sonnino a non abituarsi alla sua morte.