Amici o conoscenti spesso si radunano per festeggiare un evento che li coinvolga collettivamente, siano essi i 50 anni o un rendez vous di compagni di classe, che si ritrovano dopo tanti anni. Ma, quella messa su da Biagio Pellegrini a Sonnino, se avrà gli esiti sperati, sarà stata davvero un’impresa titanica: aver riportato nel centro collinare ausono da dove, in tempi diversi sono partiti, i membri di una famiglia: i Pellegrini. Un nucleo che, stando alle certosine ricerche di Biagio, avrebbe avuto il suo capostipite verso la metà del 1700, proprio a Sonnino, dove Giuseppe Pellegrini sarebbe giunto da Monte San Giovanni Campano. Giuseppe ebbe due figli, Francesco, morto a 19 anni, e Giovanni, nato nel 1767, che il 28 aprile del 1795 sposò Anastasia Polidori. Da questa coppia sarebbero nati 8 figli, di cui 3 con discendenti. E, tra questi, il sesto, Antonio, sarebbe il progenitore dei Pellegrini di oggi. Antonio – e qui andiamo sulle certezze - sposò Maria Dell'Unto, detta “Pompetta” che è vissuta 110 anni. Una storia affascinante, la sua, racconta Biagio: rimasta vedova, fu rapita e costretta a sposare il brigante Maggiarra, lei imparentata con i Pellegrini nobili, tra cui il Marchese Pellegrini Quarantotti, da cui avrebbe derivato il soprannome, in quanto la donna vestiva sempre in pompa magna. La coppia ha avuto 3 figli viventi, tra i quali il bisnonno di Biagio e dei suoi cugini: Cesare, che sposò Antonia Bono, dalla quale ebbe 4 figli, tra cui Cataldo, nonno di Biagio e degli altri Pellegrini. Bene, tutti i parenti Pellegrini, rintracciati da Biagio in provincia di Latina, nel Lazio, in Lombardia e in Piemonte e, perfino, in Canada, si ritroveranno sabato prossimo in un noto locale di Sonnino.