A Sonnino, da qualche giorno, corre voce che il Comune stia provvedendo al pagamento di alcune fatture emesse da ditte e aziende che hanno avuto rapporti o fornito materiali all’ente locale ausono. E, francamente, fin qui tutto fila liscio. Anzi, è lodevole. Tanto da non capire nemmeno perché se ne parli.

Poi, però, sull’Albo Pretorio online del Comune viene pubblicata un’ordinanza sindacale – la numero 74 del 12 settembre 2016 – che un pochino fa pensare il cittadino. In quello specifico atto si legge “considerato che risulta essere necessario che il Comune emetta mandati di pagamento per titoli diversi da quelli vincolati non seguendo scrupolosamente l’ordine cronologico delle fatture o, se non è prescritta fattura, delle deliberazioni di impegno della spesa da parte dell’ente”, il sindaco “ordina il pagamento delle seguenti fatture”. E viene trascritto un elenco di ditte che hanno presentato fatture per la fornitura di beni o servizi forniti al Comune. Qualcuno afferma che molti sindaci ricorrano a questo sistema. Non lo sappiamo, ma potrebbe essere probabile.

In ogni caso, se pur non vi fosse una norma – ma pare che ci sia – ci sono pur sempre motivi di opportunità nel seguire l’ordine di registrazione delle fatture presentate in Comune. È chiaro che il pagamento per la fornitura di beni o servizi di prima necessità non si discute. Ma, nell’ordinanza sindacale, si parla di aziende che hanno fornito beni o servizi non necessariamente di primaria importanza poco più di un mese fa. Ma quell’ordinanza sindacale che, a Sonnino, si dice non sia la prima volta che venga emessa, può far pensare anche a una virtuosità dell’ente. Nel senso che tutte le fatture presentate precedentemente a quelle in pagamento siano già state evase. Se così fosse, l’amministrazione comunale asusona sarà da lodare.