Stagione portata a termine con successo, preservando posti di lavoro nonostante quelle dimissioni di massa nel pieno della stagione balneare in corso.

È questa l’estrema sintesi dell’incontro andato in scena giovedì pomeriggio nelle strutture del lido Belvedere, lo stabilimento balneare di Nettuno gestito da una cooperativa per conto della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma, dopo il sequestro a carico dell’imprenditore Fernando Mancini, avvenuto alcuni mesi fa.

A parlare è stato il presidente della suddetta sezione del Tribunale capitolino, il magistrato Guglielmo Muntoni, affiancato dall’amministratore dei beni sequestrati - Efrem Romagnoli -, dal sindaco di Nettuno - Angelo Casto - e dal comandante della compagnia della Guardia di finanza nettunese, il capitano Massimiliano Lalli.

Muntoni, nel suo intervento, ha evidenziato come quella di venerdì sera sia stata una vera e propria “festa dell’efficienza” ma anche del lavoro portato avanti con correttezza, visto che il Tribunale di Roma - come accaduto nel 90% dei casi affrontati - è riuscito a garantire la sopravvivenza dell’azienda, affidandola in gestione - tramite l’amministratore dei beni - a una cooperativa.

Muntoni ha sottolineato anche la difficoltà dovuta alle dimissioni di massa a fine luglio, ma ha anche rilevato la prontezza nell’assumere personale per andare avanti nella stagione in modo dignitoso.

Dopo Muntoni sono intervenuti anche Romagnoli, Casto e il capitano Lalli: tutti hanno espresso soddisfazione per la stagione da poco conclusasi, col sindaco - in particolare - che ha voluto rimarcare come la positività dell’esperienza sia stata possibile anche grazie all’aiuto delle associazioni coinvolte nel progetto.