Un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo e al Ministro della Salute se siano al corrente della situazione vissuta negli ultimi mesi dall’ospedale di Anzio e se intendano «ripristinare un tavolo di confronto, al fine di valutare con i corretti parametri i provvedimenti da adottare a tutela del diritto alla salute per il territorio del litorale sud di Roma, la cui assistenza è garantita dalla struttura degli ospedali riuniti di Anzio e Nettuno e dall'ospedale Villa Albani, oggi entrambi in fase di declassamento, pur servendo un bacino molto significativo in termini di residenze».

È questo, in sintesi, il pensiero del senatore della Lega Nord, Raffaele Volpi, il quale ha evidenziato in un atto protocollato a Palazzo Madama tutte le criticità vissute dal nosocomio neroniano, unite alle chiusure di servizi e reparti riscontrate nel tempo quali quelle di centralino, rianimazione neonatale, centro trasfusionale, fino alla chiusura del turno pari dell'emodialisi, agli ambulatori di ginecologia a fasi alterne, all'accorpamento dei reparti otorino, chirurgia e ortopedia e all'accorpamento rianimazione-Utic, con conseguente riduzione dei posti letto.