"Due mesi e mezzo non sono bastati al Dott. Barbato, Commissario Prefettizio del Comune di Latina, per dare udienza e convincersi a dare seguito all'incontro con Cgil Cisl e Uil - si legge nella nota - Eppure i temi su cui si chiede il confronto sono urgenti e di generale interesse, come la calmierazione dell'Imu per le attività produttive. Ne beneficerebbero le aziende e, indirettamente, anche i lavoratori. Stesso discorso riguardo gli appalti. Il sindacato sottolinea come gli enti locali siano i maggiori committenti per l'edilizia. Chiedere più trasparenza vuol dire porre un argine alle manomissioni delle gare, alle infiltrazioni mafiose, alla evasione contributiva e più garanzie sulla sicurezza del lavoro. Tema altrettanto delicato è quello della equità fiscale e della lotta all'evasione. Il sindacato propone che sia data attuazione e slancio al protocollo con Comune, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate. Un accordo che da considerare aperto alla partecipazione delle forze sociali, analogamente a quanto è stato già fatto in centinaia di comuni in Italia. Il ruolo del Comune è fondamentale per scovare gli evasori.

"Cgil Cisl e Uil propongono che le risorse recuperate siano utilizzate per incrementare i servizi sociali per chi ha più difficoltà, tra cui le famiglie a basso o nessun reddito, gli anziani con la pensione al minimo. "Anche a Latina, c'è gran bisogno di maggior solidarietà - dicono i segretari di Cgil Cisl e Uil - visto che, in provincia, la spesa sociale pro-capite è di 66 euro per abitante, la più bassa della regione e meno di un terzo di quella di Roma ( 207 euro, dati Istat 2012). Lo stesso dicasi per la spesa per gli anziani. Ciò è' il frutto di anni di disattenzione da parte di certa classe politica locale, di atteggiamenti di rifiuto al confronto e alla partecipazione dei cittadini e delle formazioni sociali. D'altro canto che la provincia non sia ben governata è confermato anche dal report diramato da Svimez pochi giorni fa. I ricercatori di Svimez (Annamaria Nifo e Gaetano Vecchione) hanno sintetizzato ventiquattro parametri di efficienza del buon governo. Il risultato è che Latina è ultima nel Lazio e al 71° posto in Italia, con un indice pari a 0,52 , che è la metà della provincia meglio governata (Firenze).

"Visto che i risultati sono questi è necessario che le istituzioni locali della provincia di Latina, il Comune capoluogo in testa, si aprano realmente alla partecipazione e alla trasparenza della gestione, al contributo dei cittadini e delle formazioni sociali. Tra queste, ci sono Cgil Cisl e Uil, che rappresentano decine di migliaia di persone, lavoratori e pensionati. La chiusura e il non sentire del Commissario Barbato ci lasciano molto perplessi. Credevamo che, dopo la brutta pagina che ha scritto la classe politica del Comune di Latina, terminata con lo scioglimento del consiglio, il commissario sapesse e volesse cogliere l'ansia di rinnovamento che esprime la società civile. L'impostazione del Dott. Barbato ricalca, al contrario, la vecchia concezione (verticistica e burocratica) retaggio di una brutta politica, in cui le cose importanti si decidono in una sola stanza".