Fermarsi e aspettare. Fermarsi a riflettere. Gli amministratori di Forza Italia spingono il più possibile perché le decisioni più importanti afferenti il futuro della spa dell’acqua siano rinviate a dopo le elezioni di primavera quando saranno nominati i nuovi sindaci, posto che in questo momento buona parte dei Comuni che rappresentano il pacchetto di azioni pubbliche sono commissariate. Ed è la ragione per cui ieri il consigliere regionale Giuseppe Simeone ha sollecitato la convocazione di una conferenza dei sindaci dell’Ato4 «per discutere del futuro della società che gestisce le risorse idriche e valutare in quella sede la possibilità di rinviare qualsiasi decisione sul futuro di Acqualatina a dopo le elezioni amministrative 2016 consentendo a tutti i Comuni dell’Ato 4 di esprimere con pieno mandato dei cittadini la soluzione migliore per garantire la pubblicizzazione della società. Oggi, infatti, qualsiasi decisione, a causa del commissariamento di buona parte dei Comuni che ricadono nell’Ato4, inficerebbe l’effettiva e reale espressione della volontà della parte pubblica di cui circa il 25% risulta essere privo di un sindaco democraticamente eletto dai cittadini». C’è comunque un nodo finanziario sullo sfondo: in questo momento esiste una sorta di offerta di acquisto (pur non formalizzata) da parte di Acea sul pacchetto del 49% oggi in mano al gruppo Veolia. Simoene e gli altri esponenti di Forza Italia sostengono che si può arrivare ad acquistare le quote private con un’offerta dei Comuni che in tal modo diventerebbero proprietari del 100% delle azioni, attingendo dal Fondo regionale per la ripubblicizzazione e alla quota rimanente del canone concessorio di Acqualatina.