Gli investigatori della Squadra Mobile stanno stringendo il cerchio attorno all’autore, e i suoi complici, dell’agguato consumato a colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica sul lungomare di San Felice Circeo ai danni di Roberto Guizzon e Alessio De Cupis di 46 e 29 anni: nella serata di domenica una persona è stata ascoltata a lungo in Questura e i suoi abiti sono stati sequestrati ai fini degli esami Stub, mentre altri soggetti si sono resi irreperibili. Gli uomini del vicequestore aggiunto Antonio Galante, che seguono il caso insieme agli agenti del commissariato di Terracina, hanno infatti una lista di sospettati e setacciano gli ambienti criminali latinensi. Le indagini della polizia, coordinate dal sostituto procuratore Gregorio Capasso, proseguono serrate ormai da tre giorni e hanno permesso di inquadrare l’episodio in un contesto ben preciso. Attraverso una serie di testimonianze e grazie anche alle immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza del locale che si trova a poche decine di metri dal luogo dal ferimento di zio e nipote, i detective hanno ricostruito passo dopo passo la serata.(...) Tra la mattina e il pomeriggio i detective si sono messi alla ricerca dei sospettati, ma solo uno è stato trovato presso la propria abitazione. Si tratta di G.C., quarantenne romeno, un elemento di spicco della comunità straniera che viene considerato dalle forze dell’ordine come una sorta di anello di congiunzione con la malavita nostrana.