Non era solo Alessandro Zof quando ha litigato con le vittime, come non lo era quando ha fatto fuoco e certamente qualcuno lo ha aiutato durante la fuga. L’attività della Squadra Mobile, che segue il caso insieme alla sezione di polizia giudiziaria del commissariato di Terracina, è ora concentrata a definire i ruoli di una serie di personaggi che ruotano attorno alla figura del 32enne accusato dell’agguato a colpi di pistola sul lungomare di San Felice Circeo. Oltre a lui sono almeno altre quattro le persone indagate a piede libero con l’accusa di favoreggiamento e che erano con lui la notte degli spari sul lungomare di viale Europa.

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