Dopo gli ultimi fatti di cronaca, con il sequestro di un tedesco che si era innamorato di una giovane rom, torna prepotentemente nei fatti di cronaca il centro di accoglienza Al Karama. Ieri i candidati a sindaco Nicola Calandrini e Gianni Chiarato hanno preso posizione in maniera critica chiedendo l'immediata chiusura del centro.

“Il centro di Al Karama va chiuso, non perdiamo altro tempo!”: con queste parole il candidato sindaco del centrodestra di Latina, Nicola Calandrini, ha commentato l’ennesimo fatto di cronaca che ha visto per protagonisti alcuni residenti nella struttura situata tra Borgo Montello e Borgo Bainsizza. Calandrini ha parlato nell’interesse dei residenti e di una loro legittima esigenza, la sicurezza. Il suo intervento, però, è stato anche in difesa degli stessi ospiti del centro: “Al  Karama è un’esperienza disumana è incivile, non si può pensare di offrire aiuto e solidarietà alle persone rinchiudendole in un vero e proprio ghetto! E’ intollerabile che in una città ci siano delle zone franche alle regole ed è ora di finirla con i tentativi di qualcuno di ricondurre il tutto a chissà quali motivazioni umanitarie”. Calandrini si è soffermato proprio sul concetto di solidarietà e sugli errori commessi a proposito di questo argomento: “La solidarietà non è un  business ma è una risposta a reali problemi della società. In passato si è pensato più a chi gestiva certe situazioni di emergenza invece di provvedere ai bisogni delle persone in difficoltà. Ora è necessario agire diversamente ma senza più ricorrere ai ghetti!”.

Gianni Chiarato ha invece affermato: "Più volte sono stato accusato di essere un fascista,  un razzista che va per le vie spicce, ma non è così. Io sono un moderato, per nulla razzista ed un non violento al punto che ho avuto due auto incendiate di notte sotto la mia abitazione e non ho mai reagito se non con la civiltà che deve avere un eletto dal popolo. Ribadisco invece la mia intenzione netta di sgomberare il campo nomadi abusivo di Al Karama e lo dico ad alta voce dopo i terribili eventi di ieri che hanno rappresentato un salto di qualità nel modo di delinquere  dei rom presenti in quel campo. Oltre ai continui furti , oltre agli atti di sopruso contro gli abitanti e dei luoghi di Borgo Montello, Borgo Sabotino e Borgo Santa Maria, oltre alla mancanza di sicurezza generale a causa della loro presenza, siamo arrivati al sequestro di persona con estorsione e furto di auto. Per non parlare del pericolo sanitario che è presente in quel contesto privo dei minimi requisiti di igiene. Prima che si passi un altro confine e si arrivi a leggere sui notiziari di ferimenti o peggio  io dico che si deve agire con fermezza e senza tentennamenti in un'unica direzione: sgomberare il campo per mettere in sicurezza tutti , compresi i minori residenti nel campo stesso. Mi domando quali posizioni hanno rispetto a questa questione  il PD ed il candidato civico Damiano Coletta. Nulla, non una parola, come se il problema non ci fosse. Lo dicano agli abitanti che hanno la sfortuna di vivere in quei paraggi e che hanno visto la loro qualità di vita scadere di molto a causa anche dell’aumento del 50% dei furti subiti mediamente dai residenti. Invece di sbandierare a gran voce  sui giornali e sulle tv locali sondaggi farlocchi con percentuali sballate al punto di considerare il 123% sul 100% dell’elettorato, sarebbe opportuno che dessero una risposta che sia tale e che si facciano carico di prendere in esame seriamente la questione. Ma dubito che chi non è in grado nemmeno di taroccare in modo credibile un sondaggio sia in grado di fare nulla di serio, compreso amministrare una città che ha bisogno di serietà e risolutezza".