Il protocollo appena firmato presso il Ministero dell’Interno contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura ha come base i dati rilevati nell’agro pontino e anche l’ultimo sopralluogo della Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro presso una delle maggiori aziende di produzione di Sabaudia. Dopo quasi due mesi di polemiche e monitoraggi sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti indiani in provincia di Latina ora arriva il protocollo stipulato con le organizzazioni datoriali e sindacali. «Si apre una nuova fase nella lotta al caporalato in agricoltura. - commenta Stefano Mantegazza, segretario della Uila-Uil - Il protocollo rappresenta una sfida positiva per l’intero Paese, perché finalmente istituzioni, organizzazioni datoriali e sindacali sono accomunate da un unico obiettivo condiviso, quello di una lotta senza quartiere alla illegalità, e dalla scelta di costruire insieme soluzioni alternative che consentano l’incontro trasparente tra domanda e offerta. Resta l’urgenza di approvare il disegno di legge (fermo al Senato) che contiene le norme per rendere operativa la rete del lavoro agricolo di qualità, con le modifiche richieste da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil che mirano a valorizzare le aziende che scelgono di assumere lavoratori attraverso la rete».

(Articolo completo su Latina Oggi del 29 maggio 2016)