I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno sottoposto a confisca 18 aziende (tra società di persone e di capitali), immobili, auto/motoveicoli e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivo pari ad di oltre 43 milioni di euro, riconducibili a componenti del âGruppo Anderlucciâ.
Le complesse indagini patrimoniali, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, hanno consentito di confermare le evidenze investigative in precedenza acquisite, in ordine allâesistenza di un gruppo criminale che - attingendo a risorse finanziarie rinvenienti principalmente dallo spaccio e dal traffico di sostanze stupefacenti - ha costituito una serie di società aventi prevalentemente sede nel Comune di Albano Laziale e operanti in svariati settori economici, alcune delle quali poi utilizzate per la commissione di ulteriori illeciti di natura penale tributaria.
In particolare, scrive il Giudice della prevenzione, âil âsistemaâ architettato dal gruppo prevedeva di mettere in liquidazione, di volta in volta, una delle cooperative, in modo che i contratti attribuiti a tale soggetto giuridico, in fase di estinzione, venissero trasferiti ad un nuovo soggetto giuridico, tanto che, se non fosse intervenuto, provvidenzialmente, il sequestro di prevenzione disposto nellâambito del presente procedimento, verosimilmente lâintero âmarchingegnoâ sarebbe andato a buon fine senza che ne rimanesse traccia⦠lâintero meccanismo permetteva al gruppo di non versare (come in effetti non ha mai versato) imposte allo Statoâ.
Gli accertamenti patrimoniali sviluppati dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, che hanno riguardato 122 entità , tra persone fisiche e giuridiche, hanno permesso, in buona sostanza, di ricostruire compiutamente la fitta rete degli interessi commerciali dei proposti e lâentità degli investimenti effettuati, localizzati sempre nellâarea dei Castelli Romani, tra Albano Laziale e Genzano di Roma, servendosi, per tale scopo, anche di ulteriori soggetti, facenti parte dei rispettivi nuclei familiari ovvero di terzi âprestanomeâ.
A fronte dellâaccumulazione di tale ingente patrimonio, del tutto insussistenti sono risultati i profili reddituali emergenti dalle dichiarazioni dei redditi, facendo così emergere una palese sperequazione.
Lâambito di operatività delle aziende nel tempo avviate da parte degli indagati, ha riguardato svariati settori commerciali, tra cui quello delle costruzioni edili. Ed è proprio in tale contesto che il gruppo Anderlucci era addirittura riuscito ad introdursi negli appalti con gli Enti Locali: in particolare, una delle aziende oggetto di sequestro, nel luglio 2014, ha realizzato un complesso immobiliare destinato ad ospitare una scuola materna ed un asilo nido ed ha avuto accesso, tra lâaltro, a contributi del FSE (Fondo Sociale Europeo).
A seguito dellâestromissione dei precedenti gestori, in forza del sequestro disposto dal Tribunale di Roma, lâAmministrazione Giudiziaria nominata, seppur tra numerose difficoltà , sviluppava e portava a conclusione i lavori appaltati - rilevati in fase iniziale - rendendoli alla collettività nellâaprile 2016, con lâinaugurazione ufficiale del progetto âCecchina 2â, sito nellâArea Plus del comune di Albano Laziale.
Con il provvedimento del Tribunale di Roma â Sezione Specializzata per lâApplicazione delle Misure di Prevenzione, si è avuta piena conferma della solidità dellâimpianto accusatorio formulato dalla Procura della Repubblica di Velletri sulla scorta delle investigazioni condotte dalle Fiamme Gialle, sia per quanto concerne la pericolosità sociale dei proposti, sia in ordine alla manifesta sproporzione tra il patrimonio mobiliare, immobiliare e societario ai medesimi riconducibile e la rispettiva situazione reddituale.
Eâ stata così disposta la confisca di tutti i beni individuati (già sottoposti a sequestro di prevenzione, a più riprese dal luglio al dicembre 2014) e, segnatamente: il patrimonio aziendale di 18 società di persone e capitali, con sedi a Roma e nelle provincie di Roma e Latina, operanti una nellââattività di edilizia in genereâ, tre nei âservizi di logistica, organizzazione aziendale a impreseâ, una nella âconsulenza e assistenza economico finanziaria ai sociâ, tre nella âcostruzione di edifici residenziali e non residenzialiâ, una nellââattività di puliziaâ, una nelle âaltre attività di pulizia specializzata di edifici e di impianti e di macchinari industrialiâ, una nei âlavori generali di costruzione edificiâ, una nella  âgestione di uffici temporanei, uffici, residenceâ, una nel âcommercio allâingrosso di articoli antincendio/antinfortunisticaâ, una nelle âaltre attività creditizieâ, una nella âgestione di immobili propriâ, una nel ânoleggio autoveicoliâ, una nellââattività di organizzazioni associativeâ ed una nelle âaltre attività di consulenza imprenditoriale e pianificazione aziendaleâ; 9 unità immobiliari, site in provincia di Roma; 8 auto/motoveicoli; 27 rapporti finanziari, per un valore complessivo di stima dei beni sottoposti a confisca di euro 43.566.156,00.