Le diverse proroghe per il servizio di refezione scolastica a Gaeta sono oggetto dei dubbi sollevati dal consigliere comunale Eduardo Accetta che cita al riguardo anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che «ha censurato gli affidamenti dei servizi in proroga, ritenendo che l’uso improprio delle proroghe possa assumere profili di illegittimità e di danno erariale e vietandole tassativamente. A indurre le stazioni appaltanti a farne uso, evidenzia l'Autorità, è prima di tutto la mancata programmazione nell'acquisto di beni e servizi, che dovrebbe garantire “il regolare e tempestivo avvicendamento degli affidatari”. Tutto ciò che l’Autorità sull’Anticorruzione censura è esattamente quanto si sta verificando presso il nostro Comune». Perchè? E qui veniamo all’operato dell’amministrazione comunale. «Nel mese di novembre del 2012, il consiglio comunale approvò i criteri per consentire l’espletamento di una gara pubblica, essendo scaduto il contratto con la ditta locale, il “Cycas s.r.l.”, che fin dal 2007 aveva svolto il servizio con apprezzamenti e giudizi sempre positivi. Da quel 21 novembre del 2012 sono trascorsi quasi quattro anni e ad oggi, a pochi mesi dall’inizio dell’ennesimo anno scolastico, l’efficientissima amministrazione guidata dal sindaco Mitrano e da pochi irriducibili fedelissimi, ancora non è stata in grado di aggiudicare l’appalto per la refezione scolastica. Un vero groviglio amministrativo, fatto di gare indette e sospese in più di un’occasione, ma con un unico denominatore comune, la ditta “E.P. SpA” di Roma, alla quale il servizio nel 2013 è stato affidato temporaneamente a seguito di una gara informale e fino ad oggi mai interrotto. Proroghe su proroghe, affidamenti su affidamenti, fino a raggiungere la considerevole cifra di oltre 730mila euro, giustificati con la sola ed unica motivazione di una gara rimasta inspiegabilmente ferma senza alcuna plausibile motivazione».