Sequestro e interdizione della banchina Mussolini sulla sponda destra del canale Rio Martino sono un atto necessario per sanare una situazione che si era incancrenita e aveva pure prestato il fianco a personaggi senza scrupoli che avevano tentato di imporre il racket dei posti barca, ma al tempo stesso ha messo nei guai i pescatori professionisti che hanno sempre avuto le carte in regola per ormeggiare, ma non sono mai riusciti a ottenere il rinnovo la concessione demaniale.
In queste ore quindi gli enti coinvolti stanno cercando una soluzione per salvare l’attività dei pescatori, venti titolari di regolare licenza che hanno il diritto di attraccare senza oneri e sono finiti nel calderone del sequestro di mercoledì loro malgrado, perché all’attività della Capitaneria di Porto per regolarizzare la situazione di Rio Martino non è seguita la necessaria procedura del Comune per concedere la concessione demaniale.

(Articolo completo su Latina Oggi del 22 Luglio 2016)