Di buono c’è che non sembra affatto preoccupato di dover affrontare la montagna di problemi che incombe sulla città; di curioso emerge il fatto che il sindaco Damiano Coletta sprizza ottimismo sulla possibilità di risolverli tutti, uno dopo l’altro. Sarà la fascia di capitano che era abituato a indossare, o magari l’ingenuità del neofita. Forse tutte e due le cose insieme.
La prima esibizione muscolare dell’amministrazione Coletta sembra avere funzionato: gli operatori di Latina Ambiente sono al lavoro anche di notte.
«Era necessario alzare i toni. Il mio compito è quello di tutelare la salute dei cittadini e il decoro della città, e dopo essermi appellato al buon senso dei lavoratori ho dovuto minacciare una scelta drastica. Ma la risposta c’è stata e ringrazio i lavoratori della spa per quello che stanno facendo».
L’assessore all’Ambiente Lessio ha preannunciato la volontà dell’amministrazione di rinviare la chiusura del bando di gara per l’affidamento del servizio di igiene ambientale e anticipato l’idea che si va facendo strada in Comune di dare vita ad un servizio in house. Cosa avete in mente di fare?
«Per ora si sta valutando l’opportunità di sospendere il bando, e l’ipotesi di gestire il servizio in house è intrigante, ma dobbiamo ragionarci su con attenzione e discuterne in Consiglio comunale. Le esperienze in altri comuni italiani ci dicono che può essere una scelta positiva, e ne abbiamo un esempio anche a Formia, dove il Comune gestisce il servizio direttamente ormai da un anno».
Avete pensato all’ipotesi di tenere in vita Latina Ambiente facendola partecipare alla gara, magari col sostegno di altre aziende locali nella veste di partner privato della spa?
«L’idea di un altro Cda e il pericolo di un nuovo poltronificio non mi entusiasma. Una gestione diretta e senza intermediazioni rende tutti più responsabili e non consente giustificazioni su eventuali disservizi. Lavoratori e cittadini possono essere finalmente protagonisti».
Giusto venerdì Lei ha avuto un incontro con una delegazione della Regione Lazio che apre Le abbia garantito il massimo sostegno per vincere la scommessa del raggiungimento della quota minima di differenziata, il 65% contro il 32% attuale. Cosa vogliono in cambio?
«La Regione ha mostrato grande disponibilità, e senza contropartite. E’ probabile abbiano colto in pieno il senso della grande opportunità che Latina può offrire in termini di immagine e spinta al cambiamento, ed è per questo che ci prestano attenzione».
C’è chi sostiene che Latina bene comune sia un serbatoio di voti importante per Zingaretti in vista del prossimo rinnovo del Consiglio regionale.
«Ho già detto in più occasioni che non siamo depositari del voto dei cittadini. Se la Regione lavora bene e dà a questo territorio la possibilità di crescere, sono certo che i cittadini sapranno premiare questo impegno».

L'intervista completa in edicola con Latina Oggi (31 luglio 2016)