L'ondata di sporcizia abbattutasi sulla costa di Sabaudia sabato scorso diventa un "giallo". Acqualatina assicura che i rifiuti galleggianti non possono provenire dal depuratore e resta così un mistero da dove siano giunti tutti quegli assorbenti, bicchieri e sacchetti di plastica che hanno scoraggiato la maggior parte dei bagnanti dall'entrare in acqua.

"Il depuratore di Sabaudia Belsito è perfettamente funzionante - sostiene Acqualatina - ed è tecnicamente impossibile che rifiuti del genere provengano dal depuratore stesso. Ieri c'è stata una piccola rottura della condotta di scarico che nulla ha a che fare quindi con il funzionamento del sistema di depurazione. La rottura è stata, comunque, prontamente riparata non appena segnalata. Gli scarichi dei depuratori di Acqualatina sono autorizzati, quindi non sarebbe successo nulla di grave: nessun rischio nemmeno potenziale di emergenza ambientale e sanitaria anche perché le acque depurate subiscono un sistema di disinfezione prima di essere immesse nella condotta. L'impianto è autorizzato anche per lo scarico nel fosso Caterattino dove si stavano riversando le acque a causa della rottura, quindi nessun rischio grave. Le chiazze e il materiale ritrovato in spiaggia e a mare non possono in alcun modo provenire dal depuratore, come gli addetti ai lavori sanno, in quanto l'impianto è dotato di un efficace sistema di grigliatura che assolve al compito di eliminare i rifiuti in ingresso al depuratore. In tal modo i rifiuti ritrovati sulla spiaggia non possono in alcun modo provenire dal depuratore". E la storia si fa sempre più intricata.