Con l’assunzione degli otto agenti a tempo determinato la Polizia Locale del capoluogo di certo non si aspettava di risolvere l’annosa carenza di personale che il Corpo paga da troppi anni, ma era intenzione del comandante Francesco Passaretti quanto meno garantire un servizio basilare. Per questo ha assunto il carattere della beffa la richiesta di congendo parentale per trenta giorni avanzata da uno degli otto vigili assunti dal Comune di Latina per i soli due mesi di luglio e agosto. Un diritto innegabile del lavoratore che, indubbiamente, stona con la tipologia di contratto che l’agente ha accettato di stipulare con l’ente locale.
Da anni l’amministrazione comunale, e la città di conseguenza, è costretta a fare i conti con la grave carenza di agenti a disposizione del comando di Polizia Locale che si acuisce nel periodo estivo quando si aggiungono le assenze per ferie e l’afflusso di bagnanti sul lungomare concentra le esigenze nella zona del litorale a discapito del resto della città.

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (18 agosto 2016)