Non è rimasta priva di effetti la denuncia presentata dal sindaco di Ponza contro i vertici del Corpo forestale dello Stato e contro il presidente del Parco Nazionale del Circeo. La Procura della Repubblica di Cassino ha aperto un’inchiesta sulla gestione dell’isola di Zannone e soprattutto sullo stato in cui versa. E le indagini sono già state avviate. Piero Vigorelli, dopo aver informato della sua iniziativa anche i ministri dell'Agricoltura e dell'Ambiente, Maurizio Martina e Gian Luca Galletti, ha presentato una denuncia sostenendo che Zannone, in affitto al Parco da 40 anni, è in stato di totale abbandono, priva negli ultimi anni della vigilanza fissa dei forestali, ricoperta di discariche abusive e con gli immobili lì presenti, a partire dalla villa un tempo abitata dal marchese Camillo Casati Stampa, dove lo stesso Parco aveva creato un piccolo museo, ridotti a ruderi. «In diverse occasioni - ha dichiarato Vigorelli annunciando la presentazione della denuncia - nel corso di sopralluoghi e reportage fotografici da parte del sindaco di Ponza, del comandante della Polizia locale di Ponza, dalla cooperativa dei barcaioli ponzesi e di alcuni turisti in visita guidata presso l'isola di Zannone, sono state raccolte prove documentali di gravissime violazioni ambientali, in un'area che avrebbe dovuto essere protetta da qualsiasi intervento distruttivo da parte dell'uomo. Ho documentato da oltre un anno l'esistenza a Zannone di tre discariche a cielo aperto, con materiali di ogni tipo,  nonché di ingenti quantità di veleno per topi. Due discariche sono a ridosso del faro di Capo Negro, dove ci sono gli alloggi del Corpo forestale dello Stato, mentre "a terza discarica è alle spalle della villa comunale di Zannone, la Casa di Caccia più nota come la villa dei festini del marchese Camillo Casati Stampa. Tante chiacchiere e nessuna iniziativa concreta da parte del presidente del Parco, Gaetano Benedetto, che è seduto su quella poltrona dal 2007. Operoso silenzio anche da parte della Forestale, che pure riceve annualmente dal Parco una bella somma di denaro. La situazione non è più tollerabile». Il Parco aveva respinto le accuse e organizzato anche un tour con i giornalisti a Zannone, salvo poi, per condizioni marine avverse, non riuscire ad attraccare. E proprio per quell’iniziativa Vigorelli ha ora presentato anche domanda di accesso agli atti, al fine di conoscere la spesa sostenuta dall’ente per affittare il gommone e portare la stampa sull’isola.