Compiuto qualche taglio sul budget inizialmente previsto, la Regione ha approvato il piano delle attività di quest’anno della Bic Lazio spa, società controllata dallo stesso ente di via Cristoforo Colombo.
Bic si occupa della promozione imprenditoriale e dell’assistenza alle imprese di nuova costituzione, della realizzazione e gestione di incubatori, degli interventi finanziari utili all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, dell’informazione, dell’orientamento e dell’assistenza tecnica alla Regione e agli enti locali del Lazio nella partecipazione ai programmi e ai progetti dell’Unione europea, in materia di sviluppo locale e promozione imprenditoriale, e delle attività di assistenza tecnica e sviluppo alla Regione, oltre ad altre attività specificatamente richieste sempre dall’ente di via Cristoforo Colombo.
Quest’anno la Bic ha a disposizione 6,4 milioni di euro.
Il piano è diretto alle startup, per la formazione, l’orientamento strategico e l’assistenza alla creazione e allo sviluppo di nuove imprese, supportandole attraverso servizi mirati nella fase di avvio e consolidamento, a favorire, per le imprese, il networking e la collaborazione in chiave innovativa tra le imprese del territorio e tutti gli attori dello sviluppo, in particolare le startup, a sviluppare lo scouting di talenti e intelligenze creative, per diffondere la cultura dell’innovazione e stimolare una mentalità partecipativa e innovativa, in particolare per i giovani e le donne, quali motori dello sviluppo del territorio, e a informare i cittadini sulle opportunità europee. Ancora: il piano della Bic Lazio mira a favorire il dialogo con gli enti pubblici e a facilitare l’accesso alle opportunità europee, promuovendo l’integrazione di opportunità e competenze per lo sviluppo economico del sistema Lazio.
Nello specifico, tra i progetti della spa c’è quello della promozione imprenditoriale nelle scuole, nelle università e nelle accademie, per cui sono stati previsti 520mila euro, a favorire le iniziative per far acquisire ai giovani competenze digitali, a favorire l’occupazione per quanti hanno tra i 15 e i 29 anni, a stimolare le comunità locali a generare idee innovative, a favorire la creazione di nuove imprese in settori tradizionali, a promuovere la creazione di imprese innovative, a sostenere la creazione e lo sviluppo di startup innovative, a promuovere l’innovazione degli enti locali sfruttando anche le opportunità presenti in ambito comunitario, a favorire la diffusione delle informazioni sulle opportunità per la creazione di imprese, a supportare, stimolare e valorizzare l’imprenditoria femminile, a favorire la condivisione di nuovi saperi ed esperienze imprenditoriali, e a garantire il consolidamento e lo sviluppo delle infrastrutture fisiche e informatiche delle strutture territoriali, oltre al supporto appunto da dare alla stessa Regione Lazio. Altri infine i progetti in cantiere nel caso in cui dovessero essere trovate risorse aggiuntive.