Si può tornare a lavorare il primo settembre? Lo si può fare mentre il sole ancora splende, le spiagge sono affollate e da un mese i palazzi della politica ridotti a un deserto? I consiglieri regionali devono essersi detti di no. In vacanza dall’inizio di agosto, dopo l’approvazione del collegato di bilancio, ieri c’era per loro il primo appuntamento dopo la pausa estiva. Ma in VIII commissione si sono ritrovati appena in cinque, compreso il presidente. Senza numero legale la seduta è così saltata e per discutere di programmi per la ricerca e l’innovazione tecnologica, per cui sono stati stanziati quasi 145 milioni di euro per tre anni, e di cambiare il Nucleo di valutazione necessario a dare il via libera o a bloccare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, si può pure attendere.
La seduta della VIII Commissione, quella che si occupa di agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico, insomma che di incombenze ne ha tante e varie, era fissata da tempo. Al momento dell’appello in aula si sono però ritrovati solo il presidente, Daniele Fichera (Psi), e i consiglieri Mario Abbruzzese (FI), Daniela Bianchi (Sel-Si), Silvana Denicolò (M5s) e Giancarlo Righini (FdI). Nessuna traccia degli altri nove componenti. Il Pd ha disertato in massa con Mario Ciarla, Enrico Forte, Rosa Giancola, Rodolfo Lena, Enrico Panunzi e Riccardo Valentini. Lo stesso ha fatto la Lista Bongiorno, con Marino Fardelli, e Cuori Italiani, con Daniele Sabatini. E a saltare l’appuntamento è stata anche la grillina Silvia Blasi. Tutto rinviato.
Ieri doveva essere esaminato lo schema di deliberazione n. 167, relativo alla modifica della delibera di giunta regionale del 13 maggio 2014 sulle linee guida e i criteri operativi per la valutazione dei progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico, sul funzionamento del Nucleo di valutazione di tali progetti e sui criteri per l’individuazione dei revisori. Dopo che FiLaS spa è stata inglobata da Lazio Innova spa e avendo formato un elenco di esperti il Ministero dell’istruzione e la Commissione europea, per una maggiore trasparenza, economicità ed efficienza nella valutazione di progetti fondamentali per lo sviluppo del Lazio, è stato infatti deciso di modificare appunto la delibera e inserire nel Nucleo di valutazione, a rotazione, gli esperti individuati appunto dal Ministero e dall’Ue, senza tenere un proprio albo. Sempre in commissione doveva poi essere esaminata e votata la proposta di delibera consiliare approntata dalla giunta di Nicola Zingaretti per l’approvazione del programma strategico regionale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico 2016-2018. «In assenza di numero legale - comunicano dalla Pisana - non si è potuto procedere ad alcuna votazione sui documenti in questione, che saranno illustrati in una prossima seduta». E qualche giorno di vacanza in più i politici l’hanno ottenuto.