Quando si sono accorti che da casa loro era sparito un carrello appendice pieno di attrezzi da lavoro hanno pensato subito a lui e sono andati a cercarlo a casa dove non si sono fatti troppi scrupoli a picchiarlo non credendo alla sua innocenza. Vittima un  38enne, già detenuto agli arresti domiciliari proprio per furto, mentre gli autori del suo linciaggio sono un 35enne e suo padre che vivono nel suo stesso comprensorio residenziale vicino Borgo Sabotino, nella zona della centrale nucleare. Del caso si sono occupati gli agenti della Squadra Volante che hanno denunciato a piede libero gli aggressori.
Il singolare episodio risale al pomeriggio di venerdì quando Latini, in virtù anche del fatto che si trova agli arresti domiciliari e non può avere contatti con persone estranee al suo nucleo familiare, si è rivolto alla centrale operativa del 113 per chiedere aiuto. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra Volante che hanno identificato le persone presenti nei pressi della sua abitazione e raccolto la denuncia dell’uomo prima di lasciarlo medicare da un’ambulanza del 118. Quindi nella giornata di ieri è scattata la denuncia per padre e figlio accusati dell’aggressione del detenuto.

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