Chiesti tre rinvii a giudizio per la morte della piccola Azzurra, vittima due anni fa di un’occlusione intestinale. Il sostituto procuratore Luigia Spinelli ha chiesto un processo, con l’accusa di omicidio colposo, per la pediatra che aveva in cura la bambina di otto mesi e per due medici dell’ospedale Goretti, una pediatra e un dirigente medico, anche lui pediatra. La bimba, colpita da febbre alta e vomito, dopo alcune telefonate incorse tra i genitori, una famiglia di Sezze, e la pediatra, il 6 marzo 2014 era stata portata all’ospedale Goretti di Latina, da cui poi era stata trasferita al policlinico Gemelli di Roma, dove era spirata. Secondo gli inquirenti, la pediatra, una latinense, sarebbe responsabile di omicidio colposo per non essersi recata a visitare a casa la piccola e per non aver indirizzato i genitori in ospedale. I due medici del Goretti, entrambi di Cisterna, sarebbero invece stati responsabili di aver lasciato per sei ore la bimba senza una diagnosi e di averne disposto in ritardo il trasferimento, rendendo impossibile al “Gemelli” l’intervento chirurgico sulla bambina, spirata prima di riuscire a entrare in sala operatoria. Scagionati invece sia i medici di Roma che altri due medici, una pediatra e un anestesista, del Goretti. I tre “camici bianchi” sotto accusa, difesi dagli avvocati Sinuhe Luccone, Gaetano Molinari, Fabrizio Federici, Luigi Di Mambro e Cristiano Montemagno, dovranno comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare Mara Mattioli il prossimo 17 gennaio.