Fresco di elezione, sul finire dell’anno 2013 il sindaco di Aprilia Antonio Terra si intrattiene spesso e volentieri al telefono con l’imprenditore Fabio Altissimi, titolare della Rida, l’azienda che tratta i rifiuti indifferenziati nell’impianto di via Valcamonica.
Né il sindaco né il suo abituale interlocutore sospettano di essere ascoltati dagli investigatori che si occupano da tempo della gestione del sistema dei rifiuti nel Lazio, e dunque parlano liberamente. Possono permetterselo, perché sia l’uno che l’altro non dicono mai al telefono cose penalmente rilevanti, non hanno nulla da nascondere e ritengono di non aver nulla da temere. La frequenza e il tenore delle loro conversazioni induce l’operatore incaricato di trascrivere il testo delle telefonate registrate ad esprimersi così, «Fabio Altissimi chiama l’amico sindaco» oppure «Il sindaco chiama l’amico Altissimi».
L’argomento principe degli scambi telefonici è sempre e soltanto uno: l’attività imprenditoriale di Fabio Altissimi. E se le preoccupazioni dell’imprenditore sulle questioni della sua azienda sono legittime e comprensibili, meno lo è l’atteggiamento di sudditanza del sindaco di Aprilia. Così, quando il 12 novembre 2013 Altissimi chiede a Terra se ci sono novità, «Il sindaco gli dice che oggi fanno quella delibera». Il 19 novembre è Terra che chiama Altissimi; sono le 14.11: «Gli dice che fanno la delibera e che è tutto posto per le 15.30». Nella stessa telefonata, Altissimi chiede a Terra se abbiano preso provvedimenti e quando si farà la riunione per via Valcamonica. «Il sindaco gli dice che alle 17 vanno in ufficio e gli fa sapere».
Il 22 novembre 2013 Altissimi e Terra parlano del Consiglio comunale del giorno precedente, in particolare della mozione presentata contro la Rida. Il sindaco tranquillizza l’amico: «La mozione è tutto fumo, e comunque loro in Comune verificheranno tutto. Poi aggiunge che il 4 dicembre ci sarà un importante incontro con l’assessore regionale, dove ci saranno sindaco e comitati cittadini». Altissimi vuole sapere se ci sarà anche il consigliere comunale Vincenzo Giovannini. Quella è la sua bestia nera, non gli dà tregua, tanto che prima di chiudere la conversazione il titolare della Rida chiede al sindaco se non ritenga necessario «... che al prossimo Consiglio comunale gli mandi 40 suoi dipendenti per dare del buffone corrotto al Consigliere Giovannini».
Il 23 novembre è Altissimi a chiamare il sindaco per dirgli di passare da lui perché ha alcune cose da spiegargli. Terra acconsente e si danno appuntamento per un caffé.
No, non è uno strano rapporto. Soprattutto alla luce del sostegno finanziario dato dalla Mts, la società controllata da Altissimi e signora, per la campagna elettorale di Antonio Terra, quei diecimila euro versati il 30 aprile 2013 sul conto corrente del mandatario.
«Ho saputo di quel denaro soltanto due mesi fa» dice oggi Antonio Terra. Un sindaco sponsorizzato a sua insaputa.