L’ultimo tentativo abortito di far cadere l’amministrazione Della Penna a Cisterna, con una incursione nello studio di un notaio di Latina dove gli aspiranti firmatari della sfiducia non erano in numero sufficiente allo scopo, introduce un quesito sulla natura delle spinte per seminare la crisi in casa di Eleonora Della Penna: è frutto di dinamiche tutte interne all’assetto politico di Cisterna, oppure ci si sta muovendo in un solco più ampio e articolato che rimanda a scenari provinciali?
Difficile a dirsi, anche se il segnale arrivato dalla maldestra iniziativa di Armando Cusani per contestare la mancata indizione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale sembra tradire un certo nervosismo attorno al palazzo di Via Costa. Che sia l’ex primo cittadino Mauro Carturan a cercare una rivincita nella sua Cisterna spendendosi come agitatore di una crisi che sembra sempre dietro l’angolo ma che non arriva mai, ci sta tutto. Legittimo, comprensibile e politicamente ordinario. Se invece al fianco di Carturan si agita anche Cusani, allora la chiave di lettura potrebbe essere diversa.

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