Era ristretta ai domiciliari ad Aprilia dopo che il Tribunale di Tivoli l’aveva condannata a 19 anni di reclusione e quello di sorveglianza di Roma aveva accettato la richiesta di scontare la pena nella cittadina apriliana. Diciannove anni di carcere, sì. Frutto di una serie infinita di reati e condanne che caratterizzano la vita della donna (ultimo alias fornito Caterina Vukovic, prima ancora Caterina, Vanessa, Paparuga, Keba, Milena, Marisa) da quando era bambina. Nei giorni scorsi, dopo essere scappata da Aprilia, con un complice ha tentato un furto in una villetta nel capoluogo abruzzese ma è finita in manette e gli accertamenti hanno portato alla luce la storia criminale della 26enne.