Non è piaciuta al Comune la nota con cui la società Nuoto 2000 ha recentemente comunicato che a far data dal primo ottobre la piscina scoperta resterà chiusa fino al primo giugno 2017, sostenendo che la decisione è perfettamente in linea con il dettato del contratto stipulato con l’amministrazione comunale nel maggio 2006. Con una articolata determina dirigenziale pubblicata martedì sull’albo pretorio on line, il Comune fa chiarezza sullo stato dei rapporti con la società sportiva che ha realizzato l’impianto sportivo ottenendo in cambio la gestione temporanea della struttura, e con quella anche la gestione della piscina comunale coperta. In base ad una determina del 2012, peraltro contestata dall’amministrazione, la Nuoto 2000 rivendica la facoltà di abbandonare la gestione dell’impianto scoperto nei mesi invernali, lasciando che sia il Comune e provvedere alla gestione di quella piscina. Ma il contratto stipulato nel 2006 non prevede niente di tutto questo, e affida alla Nuoto 2000 l’onere di mantenere l’impianto per tutta la durata della gestione, ivi compresi gli oneri delle utenze di luce, gas e acqua. Un concetto ribadito nelle determina pubblicata l’altro ieri, nella quale si sottolinea peraltro che l’annunciata chiusura dell’impianto dal 1 ottobre costituisce un’interruzione di pubblico servizio senza giustificato motivo. Niente che possa costituire motivo di preoccupazione per la Nuoto 2000, abituata a fare il bello e il cattivo tempo, stando a quanto si legge nel provvedimento firmato dall’architetto Della Penna. «Da verifiche effettuate nell’aprile 2016 - si legge nella determina - il concessionario risulta diffidato e messo in mora per un importo di 494 mila euro, e la manutenzione degli impianti risulta inadeguata, imponendo interventi straordinari da parte dell’amministrazione».

Tutti i dettagli ora in edicola con Latina Oggi