Lo tsunami provocato dall’annullamento dei Piani particolareggiati travolge un altro cantiere, o meglio una palazzina che già nel mese di marzo era stata oggetto di controlli e ora è abitata da famiglie che, in buona fede, hanno acquistato gli appartamenti: dopo avere ricevuto martedì pomeriggio il parere dei tecnici dell’anti abusivismo, ieri la Polizia Locale ha depositato in Procura una nuova informativa con la quale porta all’attenzione del pubblico ministero Gregorio Capasso la richiesta di sequestro preventivo dell’edificio realizzato in via Roccagorga dalla società 1R riconducibile al costruttore Gaetano Riccardo. Gli accertamenti hanno infatti rivelato una situazione inequivocabile, ossia che il lotto sul quale insiste il fabbricato è tornato alla destinazione originale di verde pubblico. In poche parole, stando al piano regolatore generale, su quel terreno non dovrebbe esserci alcuna costruzione. Ma che valore assumono ora gli atti di vendita degli alloggi stipulati davanti ai notai? Questo è solo uno dei tanti effetti collaterali dell’azzeramento imposto all’urbanistica che suggeriscono alla politica di procedere celermente con la revisione dei Piani di zona.

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