Strane telefonate sul cellulare della figlia ed una foto su un profilo che non convince. Alle spalle una storia complicata, quella di una ragazza di 20 anni con problemi di droga iniziati per una storia sentimentale sbagliata. E poi una mamma, che si rivolge alla polizia per chiedere aiuto. Cominciano così le indagini che hanno portato il personale del Commissariato di Formia nella giornata di ieri ad arrestare un 27enne R.J.  nato in Marocco  domiciliato a Cassino , per oltraggio,  resistenza e lesioni a P.U.. L’uomo, risultato irregolare sul territorio italiano, con precedenti  per detenzione di sostanze stupefacenti violenza,  minaccia a P.U., Ricettazione e false generalità  effettuati gli adempimenti di rito, e’ stato associato presso le camere di sicurezza del Commissariato, così come disposto dal pm di turno d.ssa Marra. Al termine dell’udienza il soggetto è stato accompagnato presso la propria abitazione di Cassino ove in attesa del giudizio, rimarrà sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

Come anticipato, l’attività di p.g. e’ scaturita da una segnalazione resa da una donna formiana rimasta colpita dalla foto, apparsa sul profilo dell’autore di una serie di insistenti telefonate, effettuate sull’utenza della figlia recentemente arrestata per possesso ai fini di spaccio in concorso di sostanza stupefacente. A dire della teste il telefono chiamante, presentava una foto del profilo utente, ritraente un uomo ed una bandiera sullo sfondo, con scritte similari a quelle dello Stato Islamico; l’autore di tali telefonate, successivamente identificato in R. J., già legato alla ragazza da una relazione sentimentale, secondo la testimonianza informalmente resa, sarebbe stato la vera causa dell’allontanamento dagli affetti familiari della figlia, divenuta a soli venti anni assuntrice di droga e spacciatrice. Gli accertamenti effettuati da questo Ufficio, unitamente a personale del Commissariato di Cassino sulla personalità ed il curriculum criminale di R.J. - anche a seguito di perquisizione domiciliare nell’abitazione dello stesso, determinante il sequestro amministrativo di 06,00 gr.  di hascisc per uso personale -, hanno permesso di ricondurre la vicenda nell’ambito di un giro di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti . Â