Mentre il litorale e i Castelli Romani sono ancora in fermento per la possibile apertura di alcuni centri d’accoglienza per richiedenti asilo - in base alle procedure previste dal bando di novembre 2016 della Prefettura di Roma - arriva un’altra selezione pubblica per aprire delle strutture che possano ospitare migranti nel territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Sempre la Prefettura capitolina, infatti, intende ricercare immobili - e relativi gestori - per dare ospitalità, dal primo aprile al 31 dicembre di quest’anno, ai richiedenti asilo che verranno dislocati nei territori di tutta Italia: stavolta, però, qualche Comune del litorale e dei Castelli Romani potrà sorridere.

Dalla nuova procedura - che prevede di dare accoglienza a circa 3.253 profughi - sono esclusi i territori di Anzio, Nettuno e Pomezia.

Rientrano nel bando, invece, Ardea, Velletri, Lariano e Artena.

Sospiro di sollievo
In attesa che vengano definiti i posizionamenti dei nuovi centri d’accoglienza relativi al bando di novembre scorso, i tre Comuni più popolosi del litorale a sud di Roma possono dirsi “privilegiati”: Anzio, Nettuno e Pomezia non saranno i destinatari di nuovi invii di migranti. Le possibilità possono essere due: o la Prefettura di Roma ha voluto evitare un appesantimento della situazione nei tre centri in questione, oppure col bando di novembre si andranno a coprire i 400 posti previsti per i Comuni aventi popolazione superiore a 10mila abitanti.

Per quanto riguarda Anzio, in teoria, non dovrebbero essere aperti ulteriori centri oltre a quelli già attivi in via dell’Armellino e in via Portofino. A Pomezia, al momento, non siamo al corrente di eventuali estensioni del progetto d’accoglienza - per adesso operante nel solo residence 3C di Santa Palomba. A Nettuno, infine, è in corso la valutazione di una villa in via dello Scopone, anche se sembrerebbe sussistano delle criticità (vedi box in basso) sullo stabile in questione.

In ansia
Ardea, Velletri, Lariano e Artena, invece, non possono dormire sonni tranquilli: già inclusi nel bando di novembre - con procedure di valutazione delle proposte già attive, almeno ad Ardea e Velletri -, i quattro Comuni potrebbero vedere degli stabili privati inseriti in quelli da trasformare in centri accoglienza.

Ricordiamo, a tal proposito, che al di là di Velletri - dove è attivo da anni un progetto Sprar, diverso da quelli gestiti dalla Prefettura - nessuno degli altri tre Comuni ospita migranti.

Per quanto concerne Ardea, nella giornata di lunedì, è stato effettuato un sopralluogo in una struttura di via Dora Baltea, a Tor San Lorenzo, che potrebbe conoscere l’arrivo di qualche decina di migranti; a Velletri, invece, indiscrezioni parlano di un sopralluogo all’interno di un edificio ma, al momento, nessuna conferma ufficiale è arrivata nel merito.