Sono stati condannati a due anni di reclusione Ezio e Pietro Nardone, riconosciuti responsabili in primo grado del reato di lesioni personali cagionate a un 48enne picchiato per questioni relative al pascolo in località San Martino di Ambrifi a Lenola.
La decisione del giudice monocratico del Tribunale di Latina Fabio Velardi è arrivata al termine dell’udienza di ieri, con i due imputati - assistiti dagli avvocati Angelo Palmieri e Alfredo Carroccia - che sono stati giudicati con rito abbreviato condizionato dall’escussione di due testi. Il pubblico ministero aveva chiesto la loro condanna a un anno e mezzo. I testimoni della difesa, escussi sempre nella giornata di ieri, hanno raccontato di aver notato delle pecore su terreno dei Nardone. La difesa punta infatti a dimostrare la tesi secondo cui gli imputati sarebbero stati provocati. Questo per il fatto che - secondo tale ricostruzione della vicenda - il terreno di proprietà dei loro assistiti sarebbe stato “invaso” dagli animali del 48enne, rappresentato dall’avvocato Atena Agresti e costituitosi parte civile. L’uomo, che a seguito delle percosse aveva subito lesioni giudicate guaribili in 15 giorni, ha ottenuto una provvisionale di 1.900 euro. Il risarcimento dei danni è invece da quantificare in separata sede. 

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